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approfondimenti anatomo-funzionali (parte II)L’aracnoide (la parola deriva
dal greco arakhnoides, cioè simile a tela di ragno) riveste la superficie
interna della dura madre garantendo l’imper-meabilità di quest’ultima al
liquor. All’interno degli spazi subaracnoidei, oltre al liquor che li riempie,
scorrono, ricoperti dalla pia madre l’intricato sistema di vasi che nutre il
sistema nervoso centrale.
La dura madre è una membrana mediamente elastica che assolve il compito di assorbire la maggioranza degli stimoli torsionali imposti dal movimento e la forza cinetica imposta dai traumi: viene comunemente definita “un sistema elastico a tensione reciproca”, in quanto possiede la capacità di distribuire tali carichi in maniera dinamica al suo interno, ripartendo le forze assorbite su una superficie ampia. Possiamo paragonare questo
sistema ad un palloncino gonfiato con un liquido: se noi esercitiamo una
pressione in un punto, noteremo che la tensione si distribuirà su una
superficie più ampia rispetto al punto di contatto, evitando la rottura del
palloncino stesso. La sua stretta adesione alla superficie interna delle ossa del cranio assicura una integrità della teca cranica, mentre i suoi attaccamenti ossei a livello della seconda e terza vertebra cervicale, C2 e C3, la sua libertà di movimento all’interno dello speco vertebrale fino alle zone di inserzione sacrale (S2) e coccigee, le garantiscono quella mobilità necessaria a favorire le torsioni, flessioni o rotazioni della colonna vertebrale, evitando che queste possano influenzare direttamente il midollo spinale oltre a permettere l’assorbimento delle fluttuazioni del liquido cefalorachidiano. Nell’immagine a lato possiamo vedere il midollo spinale sospeso all’interno delle meningi con l’uscita dei nervi. L’integrità anatomica e funzionale di questo sistema riveste, quindi, una importanza fondamentale per il buon funzionamento del sistema cranio-sacrale e delle strutture in esso contenute. prefazione pag.1 il processo infiammatorio pag.3 considerazioni sui trattamenti pag.4
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